Ma chi è veramente Percy? Un idealista che ha sacrificato affetti e beni materiali in nome della democrazia e della giustizia? Un uomo che un ferreo credo politico avrebbe potuto trasformare in uno scomparso sociale? Un indecifrabile stratega che non potrà mai raccontarsi fino in fondo neanche a se stesso? Eppure il suo racconto vibra di emozione, la sua esposizione degli eventi è convincente, la lucidità nell’analisi di fatti storici inattaccabile.
Percy è tutto questo o tutt’altro da questo? La risposta, se risposta univoca esiste nella vita dell’essere umano, è da cercare anche in quei brandelli di silenzio che accompagnano il racconto, non semplici omissioni, ma indizio forte per arrivare sempre più vicino allo stato delle cose e all’essenza di un’anima.